In occasione del Secondo Congresso Nazionale di Articolo Uno pubblichiamo tre Ordini del Giorno che proponiamo di presentare e far approvare a partire dai congressi territoriali.
PER LA PACE E LA DIPLOMAZIA, CONTRO IL RIARMO, PER UNA
RISPOSTA EUROPEA ALLA CRISI E ALLA GUERRA
La guerra in Ucraina pone tutta l’Europa di fronte alla necessità di costruire una politica
estera e di sicurezza comune e di perseguire nel medio periodo un’autonomia strategica
sul piano industriale, energetico, tecnologico.
Il peso politico e diplomatico del nostro continente, di fronte alle crisi aperte in un
mondo sempre più multipolare, non può che dipendere anche dalla capacità di integrare,
modernizzare e razionalizzare i sistemi di difesa dei singoli paesi aderenti all’Ue.
La tragedia del conflitto deve spingere l’Europa ad assumere una dimensione politica più
forte e unitaria, capace di caratterizzarsi come strumento indispensabile di dialogo tra est
e ovest per definire un orizzonte di pace duraturo. E in questo quadro anche il nostro
Paese deve recuperare un ruolo più attivo e consapevole, nel solco della migliore
tradizione della nostra politica estera.
La corsa al riarmo non può essere la strada per costruire un nuovo ordine mondiale
multilaterale, in cui la garanzia reciproca di sicurezza non poggi ancora una volta soltanto
sulla deterrenza nucleare.
La diplomazia resta la carta insostituibile per dirimere le controversie internazionali.
Il cuore del progetto europeo deve restare un modello di convivenza orientato
all’estensione dei beni comuni e dei diritti universali di cittadinanza, in grado di
assicurare un orizzonte di pace e di distensione globale, a partire da un nuovo disegno di
sicurezza e cooperazione nel nostro continente.
L’Unione europea deve perseguire il rilancio e il rafforzamento del suo modello sociale, a
maggior ragione in una fase ancora delicata della crisi economica e sanitaria.
È perciò evidente che ogni progetto di integrazione ed efficientamento della capacità di
difesa comune deve legarsi a una profonda revisione delle regole di bilancio europee e, in
prospettiva, alla costruzione di una capacità fiscale comune, non certo al
ridimensionamento dei sistemi di welfare già fortemente provati dalle politiche di
austerità degli anni precedenti la pandemia.
RINNOVARE E RAFFORZARE ARTICOLO UNO
Dalla sua nascita Articolo Uno ha dovuto intraprendere un duro lavoro di organizzazione e di
radicamento territoriale, affrontato con sacrificio e dedizione all’interno di un contesto
complicato.
Non è questa la sede per approfondire le cause di una disaffezione popolare molto vasta nei
confronti dell’intero sistema dei partiti. Il II Congresso nazionale è tuttavia un’occasione
importante per provare a dare un contributo, soggettivo, nella direzione della ricostruzione
di un rapporto proficuo tra sinistra e popolo.
Riteniamo, in aderenza al dettato costituzionale, che i partiti siano ancora il luogo dove
cittadine e cittadini possano concorrere alla determinazione della politica del Paese in
quanto canale permanente della partecipazione.
Per quanto ci riguarda, pensiamo che il partito, con la sua organizzazione e le sue
ramificazioni territoriali, sia lo strumento principe per determinare la linea politica e che ad
esso, alle sue decisioni democraticamente prese, debbano ritenersi subordinate le azioni
degli eletti e degli amministratori pubblici, nei limiti previsti dalla legge.
Il II Congresso Nazionale è allora un appuntamento imperdibile per rafforzare e rilanciare la
struttura del partito stesso determinando un maggiore sforzo organizzativo.
In questo senso è necessario che gli organismi dirigenti nazionali e territoriali previsti dallo
Statuto siano convocati con una maggiore frequenza e che sia ogni anno verificata
l’iscrizione al partito dei loro componenti. In particolar modo l’Assemblea Nazionale, luogo
principe della dialettica tra centro e territori e di determinazione della linea politica
generale, necessita di essere convocata con frequenza e con forme che permettano al più
ampio numero di compagne e compagni di intervenire nonché di sottoporre all’Assemblea
stessa documenti e ordini del giorno.
Nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto va nominata una Segreteria nazionale di natura
politica che permetta di fare sintesi e mettere in campo l’identità politica del partito in
maniera continuata ed articolata.
Di fronte ai passaggi nodali della vita politica del Paese e delle più importanti votazioni in
Parlamento dev’essere il partito nei suoi luoghi dirigenti, anche in maniera orizzontale, a
discutere e determinare la linea, di concerto con i gruppi parlamentari. Da questo punto
punto di vista è fondamentale stabilire periodicamente con il gruppo dirigente e il gruppo
parlamentare momenti di incontro e di confronto territoriale: per uno scambio reale che sia
reale e reciproco, da Roma al territorio e viceversa.
C’è bisogno allora di un continuo coordinamento politico con il territorio nonché di
consentire, tramite una distribuzione puntuale di una quota parte dei finanziamenti derivati
dal 2×1000, una situazione economica più sicura per le declinazioni territoriali del partito
così da permetterne un migliore radicamento e una più assidua attività di propaganda.
È inoltre opportuno intraprendere un’operazione di rinnovamento del partito anche nei suoi
gruppi dirigenti centrali e territoriali, fornendo nuova linfa alle strutture politiche ed
operative e valorizzando le esperienze migliori delle strutture territoriali.
Infine, pensiamo sia necessario compiere ogni sforzo perché Articolo Uno si presenti d’ora in
avanti a ogni competizione elettorale con liste che abbiano un simbolo riconoscibile e
omogeneo. Coerentemente con le decisioni politiche che il Congresso assumerà e che il
partito via via determinerà ma superando questa costante e permanente discontinuità che ci
ha portato in questi anni a cambiare simbolo a ogni appuntamento elettorale, confondendo
l’elettorato e i nostri stessi simpatizzanti.
SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA
L’obiettivo del seguente Ordine del Giorno è quello di ampliare e approfondire alcune
tematiche relative all’Istruzione in modo da favorire il dibattito congressuale. I punti proposti
all’ordine del giorno trovano una trattazione esaustiva nel documento del Dipartimento Scuola,
Università e Ricerca di Articolo Uno, consultabile al seguente link: https://articolo1mdp.it/
rassegna-stampa/scuola- universita-e-ricerca-beni-preziosi-della-nostra-democrazia/
Il documento contiene sette presupposti che riteniamo fondanti per rendere effettivamente
l’Istruzione e la Ricerca un motore dello sviluppo economico, sociale e culturale del nostro
paese.
Tale obiettivo non può prescindere dalla scelta politica di maggiori investimenti.
Fatta questa premessa, evidenziamo di seguito alcuni punti essenziali del documento suddivisi
per temi, tralasciando quelli già presenti nella mozione del Segretario, che riteniamo essere i
punti da assumere all’ordine del giorno del Congresso:
La Costituente, La Sinistra, Politica Interna,
di:
La Sinistra, Politica Interna,
La Sinistra, Politica Interna,