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Souvenir de Genève

La City e Ginevra: un paragone azzardato (ma non troppo)

di: Tommaso Bruni,

24 Ottobre 2016

Categorie: Cultura, Economia, Società

La City di Londra mi ricorda Ginevra. Quindi, vorrei condividere uno dei miei ricordi più vividi del mio anno passato là.
Ogni mattino dal lunedì al venerdì, spesso prima dell’alba, i banchieri lasciano le loro banche in giacca e cravatta e si avvicinano alle rive del lago Lemano. Alcuni vanno sulla Rive Gauche e alcuni sulla Rive Droite, ma molti si dirigono verso lo Jet d’Eau sulla Rive Gauche, o comunque verso il pezzo di riva fra il Jardin Anglais e il Parc de la Grange. Portano ingombranti, resistenti sacchi di iuta pieni di banconote. Hanno ogni sorta di banconote nei loro sacchi: dollari americani, dollari di Hong Kong, euro, rubli, yen, riyal dell’Arabia Saudita, dirham degli Emirati, pesos colombiani, qualsiasi valuta vi venga in mente la hanno. Arrivano alla riva col fiatone, posano a terra le loro pesanti sacche, tirano fuori spazzole e un sapone speciale dalle loro ventiquattrore e cominciano a lavare le banconote, una ad una, nelle acque del lago. È un lavoro duro, sudano per lo sforzo e ciononostante tengono le loro cravatte ben strette. Scrostano lo sporco dalle banconote, la loro pazienza certosina non risparmia alcuna macchia. Inoltre i poteri magici delle acque del lago Lemano tramutano tutte le banconote in franchi svizzeri, preferibilmente tagli forti come 200 e 1000 franchi. Le banconote sono nuove di pacca, come se le avesse appena stampate Orell Füssli, del tutto dimentiche del loro passato.

Quando le banconote sono pulite, lunghi fili per il bucato sono tirati lungo la riva su dei paletti di legno e le banconote sono appese con delle mollette, di nuovo una ad una, una vicino all’altra. Il forte vento che viene giù da Nyon increspa la superficie dell’acqua e asciuga le banconote in breve tempo. Dato che i fili e le banconote sono impregnati delle magiche acque del lago, solo persone con la vista molto aguzza, come i giornalisti d’inchiesta, li notano. Gli occhi sbadati della gente comune vedono solo i pali di legno conficcati qua e là, che comunque sono rimossi prima delle otto della mattina.

D’estate, gli sceicchi vengono dalla penisola arabica a controllare se tutte le loro banconote siano state ben lavate. È possibile trovarli sulla Rive Gauche, dove i loro soldi sono stati puliti, a passeggiare nel piacevole tepore estivo con quattro o cinque mogli vestite di nero e il loro stuolo di bimbi e bimbe di ogni età. Gli oligarchi russi vengono a loro volta a fare visita, ma sono meno visibili, chiusi nei loro SUV dai vetri oscurati. Se qualche banchiere non ha pulito tutte le banconote in modo conveniente, o ha tenuto più della tariffa che era stata concordata, lo ritrovano di solito nel Rodano qualche mese dopo, all’inizio dell’autunno. È la stagione della caduta delle foglie e dei banchieri. I banchieri galleggiano lentamente sul fiume, passano sotto il ponte della Coulouvrenière, scivolano attraverso la Jonction e sono di solito recuperati dalla polizia cantonale dove il fiume fa un’ansa, agli Evaux. A Ginevra molti si chiedono perché i suicidi dei banchieri siano così frequenti intorno all’equinozio d’autunno. Alcuni suggeriscono che la fine dell’estate sia un tempo triste, tale da indurre arrivisti stressati per il super-lavoro a commettere atti sconsiderati.

Cultura, Politica Interna, Società,

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