La Conferenza politico-organizzativa di Articolo UNO – Mdp è un passaggio importante, che non dobbiamo vivere in tono minore.
Siamo nati per essere lievito di un nuovo grande soggetto democratico e progressista al servizio del Paese. La nostra funzione si esaurirà soltanto quando saremo stati in grado di innescare un processo costituente all’altezza di questa ambizione.
Il 4 Marzo ha segnato la sconfitta più clamorosa della storia della Sinistra italiana. Le scelte operate sin qui dal governo Salvini-Di Maio e il consenso popolare di cui gode dimostrano il drammatico spostamento a destra in atto dell’asse del Paese. Anche per questo occorre il coraggio del cambiamento, non la timidezza della conservazione.
Il coraggio di chi sa riconoscere che tutte le esperienze e le organizzazioni oggi esistenti nel nostro campo sono inadeguate, a partire da noi e da Liberi e Uguali, il cui risultato elettorale è la cifra di un’evidente insufficienza.
Il coraggio di chi è pronto a raccogliere una domanda di alternativa e unità che cresce in una parte del popolo italiano, osando percorrere strade nuove e adeguate al difficile tempo di oggi.
Occorre andare oltre.
Conosciamo l’obiezione: in attesa che ciò accada non possiamo rimanere fermi. Vero, verissimo.
Per questo occorre agire da subito in due direzioni: aumentare la pressione, a tutti i livelli, sui nostri interlocutori, sulle parti più coscienti e consapevoli delle forze del Centro-Sinistra, sull’associazionismo laico e religioso, sui sindacati e i corpi intermedi democratici, sul mondo della cultura, dell’ecologismo, affinché si moltiplichino i confronti, le iniziative unitarie che alludono a uno sbocco unitario.
La nostra proposta, per mettere una diga morale e politica alla violenza ideologica della destra xenofoba leghista, è quella di una alleanza per la Costituzione di tutte le forze interessate a prospettare un’alternativa alla maggioranza giallo-verde.
E, insieme, occorre mettere in campo un partito che, a partire dal processo oggi avviato di Liberi e Uguali, rappresenti quel punto di vista laburista e socialista, utile non a se stesso (le suggestioni isolazionistiche del quarto polo vanno accantonate definitivamente) ma alla ricostruzione di un fronte costituzionale e progressista più ampio.
Individuiamo tre assi:
1. La discontinuità nei confronti delle politiche praticate dal centrosinistra negli ultimi anni, che sono la ragione principale dello sfondamento della destra e dei populismi nel nostro Paese. Non puoi togliere tutele al mercato del lavoro, rinunciare a ogni politica industriale, privatizzare, impoverire una parte consistente del Paese e poi chiederti perché crolli nei consensi. Bisogna cambiare direzione, con grande radicalità.
2. Una identità chiara, di natura laburista e socialista. Che si colloca a fianco di Corbyn e Sanders, delle esperienze di governo di Grecia, Portogallo e Spagna e di tutti quei movimenti che, dall’America Latina al continente africano, provano a avviare processi di libertà ed eguaglianza. In particolare, la nostra vocazione non può che essere, senza ambiguità, europeista.
L’Europa è la nostra storia, il nostro presente e il nostro futuro. Certo, deve cambiare: la sua architettura costituzionale, il segno di fondo delle sue politiche economiche, persino il suo ruolo nella politica internazionale. Ma non esiste un nazional-sovranismo di sinistra, non esiste una sinistra italiana chiusa nei confini nazionali, disinteressata a governare e trasformare l’Europa.
3. Il protagonismo del nostro popolo, infine. Che non è mai un dettaglio. Ogni processo politico fatto senza popolo, in maniera verticistica e burocratica, è destinato a fallire: è una legge ferrea della politica. Occorre allora riconsegnare davvero lo scettro della sovranità a chi milita, a chi ha passione, a chi è la vera anima della sinistra italiana.
Da quel protagonismo – da una democrazia vera, a tutti i livelli – potranno nascere, finalmente, nuove idee e nuove facce. Che sono ciò che serve alla Sinistra e al Paese.
Simone Anselmo
Gian Piero Arrigo
Leonardo Balzarini
Danilo Borrelli
Irene Bregola
Anna Maria Candela
Chiara Casasola
Angelo Chiaramonte
Paola Cianci
Francesco D’Agresta
Andrea De Simone
Tommaso Di Febo
Alessandro Fatigati
Pietro Folena
Flavio Frontaloni
Luca Garau
Alberto Giuliani
Roberto Gramiccia
Franco Lotito
Mario Mazzocca
Mattia Nesti
Vito Nocera
Simone Oggionni
Luigi Pizzolo
Ornella Pucci
Lara Ricciatti
Domenico Rizzi
Enrico Rossi
Emilio Russo
Francesco Samuele
Arcangelo Sannicandro
Salvatore Sannino
Claudio Scazzocchio
Giuseppina Tommasiello
Marinella Topi
Angelo Zuppardo
Antonietta d’Introno
Vicky Tshimanga
Francesco Giorgelli
Pasquale Cucchiara
Vincenzo del brocco
Elvio Tarditi
Simone Ceccarelli
Mario Pesce
Roberta D’Amico, MGS
Carmine Dipietrangelo, Brindisi
Maurizio Petroni
Franco Bonello – Imperia
Rocco Grimaldi-Acerra
Ferdinando Argentino -SALERNO
Lucio Libonati – Potenza
Armando Palma -Napoli
Gina palmieri – Napoli
Antonietta Di Leo
Pasquale Sannino – Napoli
Giuseppe Maffia
Angelo forte
Elena mari
Roberto masi
Pietro Pani Cagliari
Lia Colucci roma
Attilio persichetti roma
Elio corsetti roma
Pierluigi Sernaglia Roma
Diego Pauletti
Ledo Gori
Massimiliano Milone
il Prof.Giuseppe Cacciatore, Prof Emerito Universita’ Federico 2 Napoli,Accademico dei Lincei,Presidente Mdp Salerno
Mauro Crovo
Luciano Montauti
Mariuccia Cadenasso
Tano Pirrone – Roma
Federico Larosa
Bruno Larice
Paolo Putrino La Spezia
Marcello Cardella
Augusto Formato
Donato
Domenico La Bella
Michele Petraroia – Campobasso
Esse è una comunità di passioni che raccoglie tante compagne e tanti compagni che hanno un sogno. Contribuire sia sul piano teorico che su quello pratico-politico a ridare alla parola Sinistra il senso che ha perduto.
di: Emilio Russo,
La Sinistra, Politica Interna, Società,
di: Luca Rossi,