Il tesseramento a una associazione? E proprio a Esse? E perché mai?
Perché le idee hanno bisogno di organizzazione, le passioni di strutture, la sinistra di luoghi. E voi che ci conoscete – da pochi mesi, da qualche anno, da sempre – sapete chi siamo. Siamo quelli che non si accomodano, mai, al chiacchiericcio politicista, alla politica come commento, pura contingenza, eterno presente, teoria infinita del tweet e del gossip.
Siamo quelli che suonano, da sempre, il tasto della cultura politica, dei pensieri lunghi, del punto di vista autonomo sul mondo.
E poi organizzano e si organizzano, alla ricerca del partito, dello spazio collettivo come luogo di elaborazione, di inchiesta, di iniziativa di massa. Ci dicono che siamo del Novecento. Sì, perché chi non ha storia dentro di sé non ne ha neppure davanti a sé. Ma vogliamo trascinare le nostre radici nel futuro, in un corpo a corpo con le contraddizioni inedite del tempo presente. La musica, ancora: suonare lo spartito di sempre con gli strumenti nuovi, la voce e il suono di chi inizia ad ascoltare oggi.
Siamo quelli inquieti, apolidi, eretici, spesso a disagio con i simulacri, le mediocrità che abitano ciò che resta della sinistra italiana.
E sempre a nostro agio, a casa nostra, nei luoghi in cui invece la Sinistra è viva: memoria, militanza, azione, impegno per l’utopia del futuro.
Esse non è una corrente. Ma è un fiume che scendendo dalla fonte a valle si ingrossa, si nutre, si alimenta dei percorsi, idee e vita, di chi l’accompagna, acqua che irriga la vite che dà sangue al nostro progetto. Di tutti voi. Centinaia, migliaia di donne e uomini che vogliono contribuire a cambiare il nostro Paese, il mondo. Cambiando anche se stessi, insieme. In una comunità che è parte essenziale del movimento che è oggi, del partito che sarà domani.