Alcuni giorni fa è stata pubblicata la lista delle località balneari italiane insignite del prestigioso vessillo “Bandiera Blu 2016”, riconoscimento conferito dalla FEE {Foundation for Environmental Education}.
L’iniziativa è stata istituita durante l’anno europeo per l’ambiente del 1987 e sono migliaia le spiagge premiate annualmente in 49 Paesi del mondo a cui il programma è stato esteso. La Bandiera Blu delle spiagge certifica la qualità delle acque di balneazione e dei lidi, mentre quella degli approdi turistici assicura la pulizia delle acque adiacenti ai porti e l’assenza di scarichi fognari.
Scorro l’elenco.
La Liguria anche quest’anno è la Regina delle coste italiane con ben 25 Bandiere Blu. L’importantissimo primato è stato ottenuto nonostante il gravissimo incidente avvenuto a Genova lo scorso 17 Aprile. Alle 19:33, tra l’altro proprio durante il Referendum contro le trivelle in corso, un tubo dell’oleodotto della raffineria Iplom si è rotto, provocando lo sversamento di centinaia di tonnellate di petrolio nel torrente Polcevera.
Ben sappiamo qual è stato l’esito del Referendum. Penso a quest’ultimo, all’astensionismo e al disinteresse della stragrande maggioranza dei cittadini e non posso non provare rabbia. Soprattutto perché incidenti simili potrebbero accadere ovunque. L’Italia è definita da sempre il “Belpaese” anche e soprattutto per il suo patrimonio naturale e ambientale, nonché per quello culturale e culinario. E tocca {o meglio, toccherebbe} a tutt* noi proteggerlo.
E’ stato davvero amaro il commento fatto da Santo Grammatico di Legambiente con cui non si può non concordare: “Questo incidente petrolifero è avvenuto a urne aperte {“Oltre al danno, la beffa”, n.d.a.}. Continuare a puntare sule energie fossili è un rischio enorme e i nostro sforzi per far capire ciò non sono stati sufficienti rispetto agli interessi in campo.”
Una cosa è certa. Il 17 Aprile è stata persa un’occasione. 15 milioni di persone sono andate a votare quel giorno, circa il 30% degli aventi diritto. Io sono tra quelle e ne vado fiera.
di: Carlo Crosato,