Un voto per L’Altra Europa con Tsipras.
Sperando che una buona affermazione della candidatura di Alexis Tsipras a presidente della Commissione Europea favorisca un cambio di rotta nelle politiche europee. Per un’altra Europa possibile, più giusta e solidale, del lavoro e dei diritti contro l’austerità e il neoliberismo.
Tra l’altro, come è già stato scritto, le socialdemocrazie sono e sono state troppo compromesse con le politiche che hanno generato la crisi in molti paesi europei. Avrebbero dovuto fare una grande autocritica, invece pare che prospettino solo una grande coalizione formato europeo per ottenere la guida della Commissione.
Un voto per L’Altra Europa con Tsipras nella speranza che tra le pieghe di questa esperienza politico-elettorale prenda forma una nuova soggettività politica sul modello Syriza: unità delle forze di sinistra, rottura del vincolo delle compatibilità date e lotte sociali.
Nella disputa tutta italiana degli ultimi anni fra chi intendeva ricostruire la sinistra all’interno del centro-sinistra finendo per consegnarsi ad una posizione subalterna e marginale, e chi pensava alla necessità di costruire un proprio campo fuori da questo centro-sinistra (senza escludere a priori alleanze future laddove ci fossero condizioni e rapporti di forza diversi e favorevoli), ora sembra finalmente prevalere quest’ultima opzione.
Per il resto, c’è da sottolineare la ricchezza e la novità dovute alla presenza all’interno delle singole liste di molti fra i protagonisti delle varie forme di lotta e di resistenza in atto. Coerentemente con l’idea di una rigenerazione dal basso della Sinistra, a partire dalle lotte e da quelle soggettività critiche che hanno costruito le mobilitazioni degli ultimi anni.
Romano. Militante di base. A Sinistra, in direzione ostinata e contraria.