Una marcia, una campagna, una missione, uno stato d’animo per chi, come noi, l’Europa dei muri non è più disposto a tollerarla. Il progetto Melting Pot Europa ha proposto a tutti gli interessati un viaggio collettivo che dal porto di Ancona raggiungerà la Grecia ed il confine greco – macedone. Gli obiettivi sono molti e riguardano tutti la salvaguardia dei Diritti Umani: monitorare e raccontare la situazione nelle zone dell’accoglienza emergenziale, sostenere in tutti i modi la libertà di movimento delle persone, connettersi con le realtà autorganizzate nazionali, europee e dell’area mediterranea, costruire con tali associazioni nelle zone di confine iniziative sociali e politiche.
L’Europa di questi giorni è insufficiente, incontinente, indescrivibile, indicibile ed è per questi e molti altri motivi che soggetti singoli, associazioni, collettivi e cooperative hanno deciso di intraprendere questo viaggio; vogliono inviare un messaggio concreto all’Europa tutta ed a tutti coloro che ogni giorno restano a guardare. Per conto della Coop. Soc. Onlus Alternata Silos, siamo in due a partire: Io, Sabrina Yousfi da Minturno (LT) ed Emanuele Petrella da Formia (LT). Siamo persone che lavorano nel settore e molto sensibili alle tematiche ed allo svolgimento delle dinamiche che riusciamo ad osservare solo attraverso uno schermo, ed è per questo che abbiamo deciso di partire. Tuttavia, lasperanza è che si riescano a smuovere le coscienze di altri; Le coscienze di coloro che non lavorano nel settore, le coscienze degli esseri umani europei che siedono davanto al televisore e che riescono a guardare loro simili deperire, ammalarsi, partorire nel fango, o morire nel tentativo di attraversare un fiume. Ciò che forsenon risulta chiaro è che tutto ciò sta accadendo a casa nostra, in Europa. Non sta accadendo in un paese del mondo non meglio specificato, sta accadendo nel nostro salotto, nella nostra cucina, e la maggior parte delle persone continua a rimanere indifferente ea a parlare di Comunità Europea. Andiamo a consolidare rapporti, certo, ma soprattutto ad aiutare direttamente le persone che lo necessitano con le uniche armi a nostra disposizione: Solidarietà, Amicizia, Scambio Interculturale; andremo a ringraziarli della loro pazienza ed a chiedere perdono per l’accoglienza che stanno ricevendo in casa nostra. La partenza è prevista per il 25 Marzo da Ancona, se per allorale condizioni dei Profughi di Idomeni dovessero migliorare, andremo nel futuro campo profugo pronto a nascere all’ombra dell’ennesimo muro. Vorrei concludere con una citazione calzante in questo frangente, la citazione di un osservatore dei Diritti Umani: “Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana”, Vik “Utopia” Arrigoni.
Minturno li 17/03/2016
Sabrina Yousfi
di: Giada Pistilli,
di: Giada Pistilli,
di: Giada Pistilli,