Un nuovo Idealismo, non inteso come la riproposizione di schemi socio-politici novecenteschi, già bocciati dalla storia e concepiti per un contesto, nazionale e globale estremamente diverso dal presente. Ma la vera grande rivoluzione, per un partito politico oggi, può essere solo quella di immaginare una visione nuova di futuro che protenda verso una società ideale. L’idea semplicistica per cui il collettore unico di una forza politica, possa essere l’insieme dei riferimenti storici al passato, che si fanno sempre più sfocati col passare degli anni, o peggio un semplice sistema di progetti amministrativi e buone prassi, determina una condizione di amministrazione ordinaria perenne. Serve la condivisione piena di una visione e di una narrazione emotivamente e intellettualmente coinvolgente, di cosa il mondo che abbiamo intorno, debba diventare per migliorare. Serve costruire e promuovere una Cultura Politica condivisa che dia vita una sinistra che abbia il coraggio di smettere di guardare all’Italia, all’Europa, al mondo con gli occhi del novecento.
Una forza che sappia analizzare e affrontare le complessità e le articolazioni socio economiche con strumenti, visioni, proposte e obiettivi contemporanei. Che conosca e rispetti le proprie radici culturali, che sappia evolversi e trovare strade nuove da percorrere. Che recuperi l’identità e la cultura politica proprie e peculiari, necessarie ad interpretare e a guidare le trasformazioni in atto in un mondo globalizzato in cui, le divisioni e le convergenze sociali e umane, sono ben altre rispetto al secolo passato. Abbiamo la seria necessità di una sinistra che torni a raccontare sogni e visioni ideali e innovativi da perseguire, senza le quali, la politica, è mera gestione del potere e semplice conservatorismo. Giustizia sociale, solidarietà, inclusione, rispetto per le risorse umane, storiche e ambientali di un territorio, sono valori morali comuni fondanti, attorno a cui stringerci, ma che non possono da soli essere il faro di una forza politica che vuole governare e migliorare le cose che non vanno.
Dobbiamo ricordarci che storicamente, per fare un partito politico, non sono mai bastati solo i politici. Resta fondamentale coinvolgere direttamente, nei primi passi di questa genesi culturale, tutti coloro che possano dare un apporto fattivo ad un confronto “vero”. Innovatori sociali, giornalisti, imprenditori, ricercatori, economisti, sociologi, studenti, agricoltori e lavoratori, urbanisti e tutti coloro che possano fornire un apporto politico, intellettuale e culturale, innovativo. La nostra deve essere una vera scommessa sulle migliori risorse umane nazionali, che spesso si sono sentite abbandonate e non rappresentate dalle forze politiche. La nuova forza deve essere realmente figlia di un ragionamento che includa quante più voci “di valore” e di “buona volontà” si possano raccogliere ed accogliere sul territorio nazionale, fino a farle sentire realmente rappresentate.
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La Sinistra, Politica Interna,