Siete come quelli che negli anni ’60 in America non volevano dare pieni diritti ai neri per paura della mescolanza razziale con esseri non “davvero” umani. Poi si sarebbero ritrovati con un presidente nero.
Siete come quelli che durante il risorgimento e oltre, non volevano che le donne godessero del diritto di voto perché “la donna, insomma, è in un certo modo verso l’uomo ciò che è il vegetale verso l’animale, o la pianta parassita verso quella che si regge e si sostenta da sé”. Poi si sarebbero ritrovati ad essere governati da Nilde Iotti, a studiare sui libri di Rita Levi Montalcini, a fare educare i figli dalla Montessori.
Siete come quelli che nel 1974 votarono sì al referendum sul divorzio “perché divorzio chiama divorzio, fino alla distruzione totale”. Poi si sarebbero accorti che la gente continua a sposarsi, le famiglie esistono ancora e le società in cui è legale il divorzio prosperano più che mai.
Siete come gli americani degli anni ’30 che vollero il proibizionismo per far cessare i problemi di ordine pubblico legati all’alcohol. Poi si sarebbero accorti che grazie al contrabbando la criminalità aveva accumulato capitali enormi, li aveva reinvestiti in armi, droga e corruzione e allora altro che ordine pubblico.
Siete come quelli che nel 1944 volevano la monarchia perché la repubblica avrebbe portato a un caos ingovernabile. Poi si sono accorti che in una repubblica si vive benissimo.
Siete come quelli che nei primi secoli dopo Cristo impedivano ai cristiani di pregare liberamente, perché l’importanza data agli ultimi e agli emarginati dal Cristianesimo metteva in difficoltà l’Impero. Poi si sarebbero accorti che la religione cristiana è compatibile con qualsiasi forma di governo.
Si potrebbe andare avanti per ore, comunque il concetto si è capito.
Così siete voi che non volete le unioni civili, ve ne accorgerete dopo che verranno approvate, perché tanto prima o poi verranno approvate. Uomini e uomini si sposeranno, lo stesso donne con donne, voi continuerete a vivere tranquilli e i vostri figli cresceranno felici comunque. Vi accorgerete allora di essere stati la parte antipatica della storia.
Andrea Colasuonno nasce ad Andria il 17/06/1984. Nel 2010 si laurea in filosofia all'Università Statale di Milano con una tesi su Albert Camus e il pensiero meridiano. Negli ultimi anni ha vissuto in Palestina per un progetto di servizio civile all'estero, e in Belgio dove ha insegnato grazie a un progetto dell'Unione Europea. Suoi articoli sono apparsi su Nena News, Lo Straniero, Politica & Società, Esseblog, Rivista di politica, Bocche Scucite, Ragion Pratica, Nuovo Meridionalismo.
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