Riceviamo e pubblichiamo di seguito l’appello inviatoci dai Compagni e dalle Compagne torinesi del “Comitato di base per il partito della Sinistra Italiana”.
Siamo delle compagne e dei compagni che fin dall’inizio hanno creduto e investito tutte le loro energie nel processo di “Sinistra Italiana”. Ritenevamo e continuiamo a credere che a questo Paese serva una sinistra fondata sulla centralità del lavoro, utile a contrastare le disuguaglianze sempre più profonde di questo nostro mondo e l’ingiustizia sociale che sempre più lo pervade. Una sinistra forte e fondata sulla partecipazione dal basso dei suoi militanti. In questi mesi però tante sono state le difficoltà che abbiamo riscontrato dopo la bella iniziativa romana di “Cosmopolitica”, quasi vanificata dalle tante incertezze seguite e dalla incomprensibile inerzia : organismi nazionali spesso poco attivi, scarsamente intraprendenti e con poca legittimazione, composti in forma pattizia e spesso organizzativamente incapaci di creare il necessario rapporto tra il centro e il territorio, così tanti organismi regionali nei quali accanto a pochi dirigenti che hanno lavorato per il processo vi sono stati tanti che non ci hanno creduto come dimostra la scarsa incidenza nel panorama politico locale; una campagna elettorale per le amministrative dove “Sinistra Italiana” è stata inesistente, annacquata e nascosta timidamente in liste che erano più degli “accrocchi elettoralistici” che delle espressioni reali di rapporti sociali; una campagna dove siamo stati inesistenti dal punto di vista mediatico anche per la decisione dei gruppi dirigenti regionali di non mettere in atto iniziative come “Sinistra Italiana” nonostante le sollecitazioni , a questo scopo, di tanti militanti, scelta che si è rivelata grave visti i buoni risultati raggiunti in città come Sesto Fiorentino e Grottaglie (per fare solo due esempi) dove abbiamo ottenuto buoni risultati con il simbolo e il nome di “Sinistra Italiana”; Per tutti questi motivi i risultati delle elezioni amministrative è stato negativo così come la nostra visibilità è stata pari allo zero: siamo stati percepiti come scollegati dai nostri referenti sociali, impegnati a parlare quasi solo a noi stessi, mentre il nostro popolo subisce i morsi impetuosi della crisi del sistema economico neoliberista. Ora occorre ripartire, con serietà e senza ulteriori tentennamenti, senza dedicarsi a progetti e a suggestioni diversi da “Sinistra Italiana”. Suggeriamo sei punti per questa ripartenza.:
1- Occorre un partito che eviti la formazione di correnti organizzate, spesso più simili a cordate legate a singole persone che ad aree ideali. Serve invece intensificare un dibattito senza vincoli correntizi (con inevitabile emersione di capi e capetti) con la partecipazione attiva di tutti coloro che intendono contribuire alla fase di elaborazione delle proposte politiche. E sia chiaro che potranno aderire al nuovo soggetto politico solo singoli compagni/e, non gruppi o partitini organizzati che dovranno procedere al più presto allo scioglimento;
2- Serve un partito che punti alla valorizzazione del lavoro che si fa sui territori e che investa nel radicamento di “Sinistra Italiana”, destinando a questo scopo parte dei fondi ottenuti con il due per mille e con i proventi del tesseramento e finanziando l’apertura di sedi indispensabili per fare politica e per diventare punto di riferimento per le popolazioni locali. A questo scopo è indispensabile la nascita immediata di gruppi di “iniziativa politica territoriale” per ramificare la presenza del partito nei diversi quartieri cittadini;
3- Serve un partito realmente di massa e assolutamente non di quadri ,capace di essere non subalterno a nessuna forza politica e in particolare al Pd e al M5S, con una linea e un pensiero autonomo, con delle grandi ragioni, dotato di un progetto complessivo che indichi la nostra visione generale per il paese e per una nuova ‘Europa. Un partito che ponga al centro della sua politica il lavoro, i diritti costituzionali e civili, la lotta alle disuguaglianze e all’ingiustizia sociale, utilizzando anche strumenti come il salario minimo garantito;
4- Serve un partito con gruppi dirigenti nuovi capaci di mettere insieme vecchie e giovani energie, adeguati a interpretare la nuova realtà, prospettando il cambiamento e la soluzione degli innumerevoli problemi che costringono milioni di persone alla precarietà, all’emarginazione sociale e a forme nuove e drammatiche di povertà;
5-Serve una vera campagna di tesseramento, non basta proclamarla. L’inspiegabile e inaccettabile ritardo nel mettere in campo il tesseramento cartaceo è stata una delle cause dello scarsissimo risultato nel numero di iscritti non adeguato ad una forza che ha l’ambizione di diventare un partito di massa .
6- In Europa serve stare all’interno della Sinistra Unitaria ed Europea (Gue), con una politica alternativa al neo liberismo e per un’ Europa sociale , dei diritti ,contro il predominio della grande finanza, per la cancellazione del fiscal compact nelle Costituzioni nazionali e per la rinegoziazione dei debiti degli Stati, respingendo la tentazione di rinascenti e pericolosi rigurgiti nazionalistici e isolazionistici, rimarcando la netta contrarietà alla guerra e alle nuove forme di imperialismo che prosperano sui conflitti e sulla miseria di miliardi di essere umani. Riteniamo questi punti importanti per “RIPARTIRE” e per “COSTRUIRE” una sinistra, autonoma, credibile, aperta, inclusiva e di massa. Con questo spirito daremo il nostro contributo alla campagna di preadesione al progetto di “Sinistra Italiana”, dicendo fin d’ ora che non ci interessano altre soluzioni utili solo per fare sopravvivere una piccola parte di ceto politico.
IL COMITATO DI BASE PER IL PARTITO DELLA “SINISTRA ITALIANA”:
Antonino Martino, Mimmo Gallo, Giancarlo Montalto, Anna Greco, Maria Teresa Corvasce, Maria Altomare Cascella, Giuseppe Davicino, Anna D’Amico, Annalisa De Tata, Cosetta Dainese, Graziella Ventura, Luciano Amato, Mauro Tessuto, Antonino Comi, Roberto Cappelari, Mirella Raso, Antonino Sinacori, Mario Giampiccolo, Angelo Ferruzza, Elisa Ancora, Molinaro Carmine, Loreto Palleschi, Rocco Bellantoni, Franco Bonvissuto, Maria Rivieccio, Mauro Pinto, Lupo Carlo, Malomo Rachelina, Stella Sartini, Mara Gallo, Antonio Cotugno, Rosa Cotugno, Remo Pegorari, Anna Maria Ferlinghetti , Grazia Martorana, Ilaria Bonvegna, Luigi Malomo, Pasquale Tramontana, Daniele Compagni, Bocioaga Angelica, Montalto Natalia, Francesco Tomas.
La Sinistra, Politica Interna, Società,
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Cultura, La Sinistra, Politica Interna,
La Sinistra, Politica Interna,
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